Libri: Made in…


Made in

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Compreresti un profumo Made in Vietnam? Perché proteggere il Made in Italy?
Come valorizzarlo?
La forza del local nella globalizzazione
Strana cosa il mondo globale, con le sue complesse e sottili interdipendenze. La globalizzazione ha infatti ridefinito i confini degli scambi, e l’integrazione dei flussi di merci, capitali, informazioni ha raggiunto livelli straordinari. Oggi anche il nome di un luogo può diventare una marca, attraverso una famigerata etichetta: Made In. Due sole parole che contengono un intero mondo: le tradizioni, le competenze, lo spirito di un popolo e di una terra, la promessa di un valore unico, il senso di un’esperienza, il valore di un ricordo. Elementi fondamentali nell’attribuire valore a un prodotto e che determinano le scelte dei consumatori. In uno scenario come questo le imprese devono ripensare le loro strategie sui mercati internazionali e i Paesi sono chiamati a valutare nuovi percorsi attraverso i quali sostenere i sistemi produttivi e promuovere lo sviluppo economico. Centrale diventa quindi la gestione del fattore Made In: la pianificazione e la gestione del rapporto tra immagine di Paese, di marca e di prodotto. Come affrontare questa sfida, una delle più importanti di questo inizio di XXI secolo? Da una parte, i governi possono investire nell’immagine di Paese, cercando di costruire una marca nazionale che possa essere ben vista all’estero; dall’altra, le imprese possono assegnare all’origine geografica una valenza strategica, eleggendola a caratteristica rilevante del prodotto, a elemento sul quale sviluppare un posizionamento distintivo.
Il testo di Eugene D. Jaffe e di Israel D. Nebenzahl, grazie a un approccio pragmatico e divulgativo, ricco di riferimenti operativi, è un’eccellente via per trovare risposte ai molti interrogativi che pongono le nuove relazioni economiche. Una lettura piacevole, su un tema di grande attualità, e che può interessare molti: studenti, professionisti del marketing, e tutti quei lettori incuriositi dai futuri scenari dell’economia mondiale.

Eugene D. Jaffe è direttore del programma di MBA al Ruppin Academic Center e professore emerito alla Graduate School of Business Administration della Bar-Ilan University, in Israele. Ha conseguito il PhD a Wharton e un MBA alla New York University. È stato visiting professor alla Copenhagen Business School. Ha pubblicato 75 saggi su marketing internazionale, strategia ed etica d’impresa.

Israel D. Nebenzahl è preside della facoltà di scienze sociali e discipline umanistiche dell’Arial University Center di Samaria, in Israele, dove insegna marketing e dirige il programma MBA. Mentre lavorava alla stesura del suo contributo per questo libro è stato professore associato di marketing alla Graduate School of Business Administration della Bar-Ilan University, in Israele, e scholar-in-residence alla Kogod School of Business, American University, di Washington.

Alberto Pastore è professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese alla Sapienza di Roma, dove dirige il PhD in Economia e Finanza nel Governo delle Imprese e il Master in Marketing Management. Autore di 6 libri e di oltre 50 articoli scientifici su tematiche di management e di marketing. Consulente di importanti organizzazioni di livello nazionale e internazionale.

«Perché preferiamo un profumo francese a uno tedesco? Un televisore giapponese a uno spagnolo? Un orologio svizzero a uno portoghese? Che rapporti ci sono tra immagine di Paese, immagine di marca e immagine di prodotto? Che effetto ha il fattore Made In sulle scelte dei consumatori? Un viaggio interessante, alla ricerca delle ricette giuste per un’economia che è cambiata (e continua a cambiare).»

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